Tutto pronto per la 18esima edizione di Oral Cancer Day, a cui parteciperà anche la sezione provinciale Andi di Terni.
L’evento si svolgerà sabato 11 maggio in piazza San Francesco dalle ore 10 alle 19, quando i dentisti di Andi sensibilizzeranno la cittadinanza sul tumore del cavo orale ed effettuerrano check-up gratuiti sui cittadini, coadiuvati come ogni anno dall’associazione Misericordia di Terni.
La sezione Andi di Terni dal 2018 promuove attivamente nel comprensorio la campagna di sensibilizzazione sul tumore del cavo orale, registrando importanti numeri. L’anno scorso sono stati più di 200 gli screening effettuati, consentendo l’individuazione di alcuni casi sospetti e permettendo così ai cittadini coinvolti di approfondire in tempo nella sede di competenza eventuali problematiche.
“Anche quest’anno saremo in piazza – spiega Andrea Raggi, segretario culturale di Andi Umbria e Terni – per valutare la presenza di lesioni cancerose o pre-cancerose del cavo orale. Questo tipo di patologie sono facilmente rilevabili con una semplice visita, in uno stato iniziale della malattia. In questo modo possiamo salvare vite e si può far sì che i seguenti passaggi chirurgici e farmacologici siano meno invasivi”.
Il tumore del cavo orale, se rilevato e curato nelle sue fasi iniziali, permette una guarigione che va dal 75% al 100% dei casi, con interventi terapeutici poco invasivi. Purtroppo, a causa di una sottovalutazione del rischio unita ai pochi controlli di prevenzione (specialmente in alcune fasce sociali della popolazione), oltre la metà dei casi vengono diagnosticati in fase localmente avanzata o già metastatica.
Come riconoscere i segnali della presenza di carcinoma? Nella sua fase iniziale, il tumore del cavo orale si presenta frequentemente attraverso lesioni pre-cancerose come macchie o placche bianche e/o rosse, piccole erosioni o ulcere all’interno della bocca. Pericolosamente sottovalutate, queste condizioni patologiche iniziali vengono spesso etichettate dai pazienti come “infiammazioni”. Anomalie silenti, che non presentano sintomi, sono persistenti e non si risolvono spontaneamente o con comuni terapie. Per questo sottoporsi a uno screening puntuale e periodico, eseguito da uno specialista, è fondamentale per capire se la lesione sia una patologia non evolutiva o se rappresenti lo stadio iniziale di un vero e proprio tumore. Di norma, poi, se le lesioni sospette persistono oltre i 10-15 giorni, è necessario ricorrere ad approfondimenti diagnostici come la biopsia e, comunque, a una valutazione di secondo livello presso centri di riferimento specializzati.