È in programma alle 11.30 di domani, mercoledì 1 agosto, l’incontro tra Ast ed Rsu, dal quale i rappresentanti dei lavoratori si aspettano “risposte soddisfacenti e concrete” anche se, riconoscono, le questioni in ballo “rendono ancora più complicato ripristinare un giusto sistema di relazioni sindacali”. Ricordano poi che “l’incontro di venerdì scorso al quale siamo stati convocati dall’azienda al fine di rimuovere lo sciopero, ha aggravato la situazione in quanto non solo non si sono affrontate le cose denunciate fino ad oggi ma al contrario l’azienda ha annunciato ufficialmente ulteriori cambiamenti fino ad oggi non conosciuti. In particolare sono tre le questioni da dirimere. Le Rsu spiegano che “l’azienda non intende siglare accordi con il sindacato in materia di organizzazione del lavoro sia per la parte operaia che per la parte impiegatizia procedendo quindi da sola indipendentemente da ciò che le parti sociali pensano. Organici, rimpiazzi, orario di lavoro, prestazione lavorativa ed altro non sono temi, per l’azienda, discutibili e trattabili”. Inoltre “l’Ast intende procedere a nuove e diverse terziarizzazioni al contrario di quanto aveva detto e sostenuto in passato. Tutto ciò impoverisce attività importanti della fabbrica e nasconde, non troppo velatamente, una diminuzione della forza lavoro dei dipendenti diretti”. Infine, “l’azienda non intende rinnovare i contratti a termine e somministrati alle prossime scadenze. Questione questa vergognosa in quanto 117 operai e 20 impiegati a pieno titolo sono forza lavoro indispensabile al fine di garantire la marcia degli impianti e del raggiungimento degli obiettivi aziendali ad oggi noti a tutti”. Naturalmente le Rsu non ci stanno e denunciano “la volontà da parte aziendale di sfuggire al confronto, procedere unilateralmente ed alimentare quotidianamente un processo di delegittimazione dei lavoratori. Tutto questo è inaccettabile perché, creare un clima di tensione quotidiano, acuire le problematiche, aumentare tempi e ritmi di lavoro, prevedere strutturalmente in alcune aree il lavoro straordinario e perdere professionalità, non favorisce un clima di lavoro sereno e sicuro”. E “l’adesione allo sciopero è la dimostrazione di come e quanto i lavoratori siano attenti alle questioni che la Rsu da tempo denuncia e sulle quali ha inteso promuovere la mobilitazione”. Per questo i rappresentanti dei lavoratori non escludono ulteriori iniziative sindacali.