Quadri ad olio, caricature, acquerelli, quadri in piombo: opere di un’originalità unica, che ripercorrono le tappe di una vita, quella di Giorgio Rapaccini. Oculista, uomo di cultura, artista poliedrico, Rapaccini è scomparso esattamente un anno fa, nel pieno della pandemia. Per valorizzare la dimensione spirituale dell’uomo, attraverso un percorso artistico e di ricerca personale, l’Associazione Antroposofica Ternana con il supporto della famiglia del medico-artista ha organizzato una mostra con una collezione privata di opere mai mostrate al pubblico prima d’ora allestita nella sala esposizioni del Museo Diocesano di Terni.
La cerimonia di inaugurazione è stata preceduta da una breve conferenza di fronte ad oltre 100 persone tra parenti e amici.
“Per noi oggi non è solo un’occasione per ricordare, riportare nel cuore la figura di Giorgio Rapaccini – ha affermato Donatella Pitasi, medico antroposofo e Presidente dell’associazione antroposofica ternana – che è stato un elemento importante per Terni non solo come medico oculista, ma anche come medico antroposofo. È anche l’occasione per parlare della nostra associazione, l’associazione antroposofica ternana, che da oggi abbiamo dedicato a lui e che ha lo scopo proprio di diffondere il pensiero antroposofico di Rudolf Steiner”
“L’antroposofia è una via della conoscenza, sosteneva Steiner, che vorrebbe condurre lo spirituale che è nell’uomo allo spirituale che è nell’universo. Sorge nell’uomo come un bisogno del cuore e del sentimento. Deve trovare la sua giustificazione nel fatto che essa è in grado di offrire a questo bisogno un soddisfacimento. Può riconoscere l’antroposofia solo chi trova in essa quel che deve cercare per una sua esigenza interiore. Possono perciò essere antroposofi soltanto quegli uomini che sentono certi problemi sull’essere dell’uomo e del mondo come una necessità vitale, come si sente fame e sete.”
Particolarmente profondi i contributi del dottor Guido Cantamessa medico antroposofo e del Professor Johnny Dotti docente alla Università Cattolica di Milano e imprenditore sociale, entrambi arrivati dalla Lombardia per rendere omaggio al medico ternano. Il messaggio che emerge dai loro interventi è l’assoluta necessità di ritrovare la nostra dimensione spirituale, soprattutto dopo questa pandemia.
“Giorgio è stato un uomo colto e sensibile – ha evidenziato il Presidente della Fondazione Carit Luigi Carlini, che tra le sue numerose attività sociali ha contribuito in un momento particolarmente delicato a rendere indipendente la Fondazione nell’esclusivo interesse della città. Abbiamo quindi chiesto alla famiglia, che ha gentilmente acconsentito, di avere in donazione un’opera del Dottor Rapaccini da installare presso la mostra permanente della Fondazione.”
Le opere di Giorgio Rapaccini, “artista dell’anima”, sono visibili oggi, sabato 13 novembre, dalle ore 15 alle ore 19 e domenica 14 novembre con orario continuato dalle ore 9 alle ore 19, con obbligo di presentare all’ingresso il green pass.