Sotto l’albero di Natale allestito nella sede di Terni del dipartimento di economia dell’università degli studi di Perugia stanno arrivando i doni per le famiglie in difficoltà: generi alimentari a lunga conservazione, giocattoli, libri, quaderni e colori.
Materiale donato da studenti ed ex studenti, docenti, personale tecnico amministrativo universitario e privati che sarà consegnato a chi è impegnato ad attenuare le disuguaglianze sociali tra i bambini e la povertà educativa.
I beni alimentari raccolti saranno donati all’emporio della solidarietà della Caritas di via Vollusiano, che sostiene le famiglie in difficoltà colpite dalla crisi economica acuita dalla pandemia. I giocattoli, i libri, la cancelleria e gli altri articoli saranno donati all’emporio bimbi della San Vincenzo de’ Paoli di via Pascoli, all’ambulatorio del giocattolo e alla libreria di strada del centro socio-culturale Polymer e all’associazione “I Pagliacci”.
A promuovere la raccolta di alimenti e giocattoli il dipartimento di economia dell’università, il Cesvol Umbria sede di Terni, la Caritas della diocesi di Terni-Narni-Amelia insieme alle associazioni impegnate nel contrasto alle povertà e ad altre realtà associative ed imprenditoriali del territorio.
“Questa edizione – sottolineano i promotori – è ancora più sentita perché caratterizzata dall’emergere, a causa della pandemia, di nuove vulnerabilità sociali e dall’aggravamento delle fragilità economiche e sociali preesistenti. L’iniziativa, ormai una consolidata tradizione, oltre a rispondere alle esigenze di persone di diversa età, nel segno di una solidarietà intergenerazionale, vuole sensibilizzare gli studenti e le studentesse universitarie ad una pratica di condivisione dei problemi che insorgono all’interno della comunità in cui vivono”.
I generi che si intendono donare possono essere consegnati al front office del dipartimento di economia di Terni, in via papa Zaccaria 8-10.
La consegna alle associazioni coinvolte lunedì 20 dicembre alle ore 12, al dipartimento di economia, alla presenza del vescovo Giuseppe Piemontese.