Sono state circa 100 le persone che hanno partecipato alla presentazione del progetto “Amerino©. Azioni integrate per la strategia territoriale del cibo del paesaggio amerino” che si è tenuto al Parco Fluviale del Rio Grande di Amelia.
Coordinata dal Comune di Amelia e dalle altre 10 amministrazioni coinvolte nel progetto – Alviano, Attigliano, Avigliano Umbro, Baschi, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Montecchio, Penna in Teverina – l’iniziativa è stata introdotta dal Sindaco di Amelia Laura Pernazza presentando la strategia politica che sottende il progetto e che vede il cibo come pretesto delle relazioni fra città e campagna.
La proposta progettuale nasce in seguito alle ricerche universitarie del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale coordinate dal professor Fabio Bianconi sulla valorizzazione del paesaggio, incentrate sul tema del cibo, studi che hanno avuto un ruolo propulsivo per i processi di innovazione che guidano il progetto. Progetto che metterà in essere azioni su cinque assi di innovazione: l’infrastruttura amministrativa, l’infrastruttura digitale, l’infrastruttura comunicativa, l’infrastruttura narrativa e l’infrastruttura relazionale.
All’interno dei processi attivati nell’innovazione della struttura amministrativa degli 11 comuni è stato manifestato l’interesse a rivedere le molteplici normative che si intersecano sul tema del cibo, che partono dalle mense agli agriturismi, dalle sagre agli acquisti pubblici.
Tommaso Agabiti, consigliere comunale di Amelia, delegato alle politiche agricole, ha ribadito quali saranno i processi di innovazione digitale, le nuove relazioni e modalità di incontro fra domanda e offerta. L’innovazione digitale avverrà grazie alla creazione di una nuova piazza digitale che sarà realizzata dall’azienda Green Consulting per valorizzare i paesaggi dell’Amerino, i suoi beni alimentari, le storie del lavoro che sono alla base della produzione.
L’ultimo asse di innovazione riguarda l’innovazione delle relazioni e dei servizi, nell’idea di un accompagnamento degli stakeholders nel rinnovare le loro offerte. In tale contesto il ruolo di Città Slow International, movimento che nasce rivolgendosi alle comunità locali e al governo delle città, applicando i concetti dell’eco-gastronomia alla pratica del vivere quotidiano, è trainante.
Alla presentazione del progetto sono intervenuti anche Raffaele Federici, Pierluigi Milone e Lorenza Vitali, docenti dell’Ateneo Perugino.
L’incontro si è concluso con le letture di sintesi offerte dai tanti sindaci dell’Amerino presenti, che hanno manifestato il valore politico dell’intervento e la loro piena convinzione in tale visione per il bene comune dell’Amerino.